Abbiamo problemi con la gente.
Da quanto sentiamo dire che questa, per Roger Federer, è l’ultima chance di vincere uno Slam?
Al giovedì delle ATP Finals esordì David Goffin, la prima riserva, in un match senza storia e senza valore. Ma il merito di questo esordio è di Federer e una lettera per ringraziarlo è il minimo.
Quest’anno Roger Federer non sarà a Basilea a far sospirare i suoi tifosi, come se li volesse abituare al futuro che incombe. Ma il Re ha fatto una promessa, che di sicuro manterrà.
Roger Federer, che non giocherà nessun torneo fino a fine anno ma che ancora non molla, ci sta preparando alla sua grande uscita, come una grande rock band che non rinuncia a girare il mondo ma che prima o poi si fermerà.
C’è aria nuova a Wimbledon, Milos Raonic entra nella stanza del potere e apre la finestra.
La madonna di Medjugore ha preso la racchetta ed è apparsa di nuovo. Di là c’era sempre Roger Federer, uno che di miracoli se ne intende.
Roger Federer perde la seconda semifinale consecutiva e forse lascia il testimone ad Alexander Zverev, il nuovo campione che tutti aspettano. Ma chissà se a Wimbledon lo svizzero sarà lo stesso visto in Vestfalia.
Ad Halle c’è chi si mangia un bratwurst, c’è chi ostenta il proprio anticonformismo preferendo il doppio e chi fa finta di tifare Nishikori. Ma tutti quanti stanno aspettando una sola persona.
La religione Federer, nel 2016, è al culmine della passione. Ha passato i 33 anni da un pezzo, ormai, eppure questo sembra proprio l’anno della via Crucis.