Abbiamo problemi con la gente.
Pur non amando gli ATP 500 (diciamo così) il tennishipster è andato ad Halle. C’è un idolo d’infanzia da celebrare, Florian Mayer, e una vendetta da consumare: e pazienza se il latte chai sembra quello di Starbucks.
Ad Halle la classe batte la potenza in finale. E per una volta, la classe, non è quella di Roger Federer.
Piccolo bignami dei migliori colpi di Florian Mayer, un tennista che non lascerà il segno e che ci manca già (ancora prima che si ritiri).
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