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Cinque cose sul prossimo Roland Garros femminile

1. Chi ci sarà e chi mancherà
Mancheranno le infortunate Belinda Bencic (problema alla schiena) e Caroline Wozniacki (infortunio alla caviglia destra), entrambe peraltro assenti dalle competizioni da marzo: questo significa che la connazionale di Bencic, Timea Bacsinsizky, salirà tra le prime otto e che la finalista dell’edizione 2012, Sara Errani, salirà tra le prime sedici. Wozniacki salterà il Roland Garros per la prima volta dal 2006. Al club delle infortunate si aggiunge anche Ajla Tomljanovic (problema alla spalla), assente da gennaio, ma che sarà comunque a Parigi per sostenere il fidanzato, Nick Kyrgios. Al loro posto subentrano Aleksandra Wozniak, Lauren Davis e Katerina Siniakova. Mancherà anche Maria Sharapova a causa della sua positività al Meldonium scoperta a gennaio; la sua audienza sul ban per doping si è svolta mercoledì 18 maggio a Londra. Un’ultima menzione per l’assenza della leggenda del circuito Kimiko Date-Krumm, che compirà quest’anno 46 anni, che purtroppo non sarà presente nel tabellone principale né in quello di qualificazioni di uno Slam per la prima volta dal 2008, quando decise di ritornare in campo all’età di 38 anni.
Torneranno a competere negli Slam, dopo aver saltato quello di Melbourne, Lucie Safarova, che l’anno scorso arrivò fino in finale, Karin Knapp e Francesca Schiavone, che arriva ora al traguardo di 62 Slam, di cui 61 consecutivi; se avesse superato le qualificazioni in Australia avrebbe stabilito il nuovo record a 63, superando il precedente di Ay Sugiyama.
Usufruiscono del protected ranking, ovvero un ranking “di cortesia” che si accorda a chi si infortuna per più di sei mesi, Laura Robson, Galina Voskoboeva, Vitalia Diatchenko e Aleksandra Wozniak.
Le wild-card sono otto. Quella concessa in reciproco scambio alla federazione statunitense se l’è aggiudicata Taylor Townsend, che è ora alla terza partecipazione consecutiva al Roland Garros, la seconda per wildcard; nel 2014 diventò il fenomeno del giorno battendo Alizé Cornet. Quella concessa alla federazione australiana è andata a Arina Rodionova. La federazione francese ha ripartito le restanti tra Tessah Andrianjafitrimo, Océane Dodin, Myrtille Georges, Amandine Hesse, Alizé Lim, Virginie Razzano.

2. Le teste di serie
Due tenniste esordiscono come testa di serie e in assoluto al Roland Garros: sono Daria Kasatkina, numero 29, e Jelena Ostapenko, che è anche l’ultima del seeding, al numero 32. Anche Johanna Konta esordisce come testa di serie, ma lei conta una precedente partecipazione nel 2015, dove perse al primo turno. Non ha uno score migliore di lei Barbora Strycova, che non vince un match di main draw a Parigi dal 2004, e adesso è la testa di serie numero 30.
Dell’Australian Open soltanto tre tenniste conservano la stessa testa di serie: Serena Williams, che rimane alla posizione numero 1, Madison Keys alla posizione numero 15 e Elina Svitolina alla numero 18.

1-2: S. Williams – Radwanska
3-4: Kerber – Muguruza
5-8: Azarenka – Halep – Vinci – Bacsinsizky
9-12: V. Williams – Kvitova – Safarova – Suárez Navarro
13-16: Kuznetsova– Ivanovic – Keys – Errani
17-24: Pliskova – Svitolina – Stephens – Konta – Stosur – Cibulkova – Jankovic – Pavlyuchenkova
25-32: Begu – Mladenovic – Makarova – Petkovic – Kasatkina – Strycova – Niculescu – Ostapenko

Il regolamento degli Slam prevede che le teste di serie non si possano incrociare tra loro prima del terzo turno. Al terzo turno le prime otto teste di serie vengono sorteggiate ipoteticamente con quelle tra le venticinquesima e la trentaduesima posizione. Inoltre, le prime quattro del tabellone, agli ottavi, pescano tra la tredicesima e la sedicesima testa di serie.
Seguendo questo ragionamento, al terzo turno per le prime otto del seeding ci sono pericoli interessanti come la rumena Begu che ha dimostrato di saper mettere in difficoltà chiunque sulla terra rossa, conquistando già due vittorie contro top 5 nei tornei di Madrid e Roma (rispettivamente contro Muguruza e Azarenka); da tenere d’occhio anche la giovane Kasatkina, campionessa dell’eidizone junior nel 2014: è in costante progresso dall’inizio dell’anno, ha scalato più di 40 posizioni nel ranking da gennaio, e molti ne pronosticano l’exploit su questa superficie. La testa di serie numero 29, Andrea Petkovic, seppur adesso non sia in uno dei suo momenti di forma migliore, ha raggiunto le semifinali appena due anni fa. Inoltre tra le posizioni numero 13 e la numero 16, quelle che verrano incrociate nei teorici ottavi con le prime quattro, ci sono la bellezza di due campionesse delle passate edizioni (Kuznetsova e Ivanovic), una finalista (Errani) nonché la recente finalista agli Internazionali BNL d’Italia (Keys).
Per quanto riguarda gli incroci delle prime otto nei quarti di finale, la più facile da affrontare è senza dubbio Roberta Vinci. Meglio non sottovalutare Timea Bacsinszky che sulla terra esprime il miglior gioco e l’anno scorso è arrivata in semifinale mettendo in seria difficoltà Serena Williams. Kerber, Radwanska e Muguruza possono essere avversarie temibili, se riusciranno ad arrivare alla seconda settimana. Ma quella da cui guardarsi veramente è Viktoria Azarenka, che è in cerca di un grande risultato ma sulle cui condizioni fisiche c’è un grosso enigma, come putroppo spesso le accade: e allora pescare la bielorussa potrebbe essere tanto un colpo di sfortuna quanto un inaspettato bacio della buona sorte.
Tra le tenniste rimaste fuori dalle teste di serie e che quindi possono risultare molto pericolose occhio a Timea Babos, Eugenie Bouchard (semifinalista due anni fa ma battuta al primo turno nella scorsa edizione) e Laura Siegemund, grande protagonista a Stoccarda un mese fa. Tra le italiane occhio più a Schiavone, che un modo per vincere qualche partita a Parigi lo trova sempre, che a Giorgi, assente a Roma e capace di vincere una sola partita su terra quest’anno.

Serena Williams al Roland Garros 2015
L’anno scorso Serena vinse il Roland Garros senza aver vinto nessun torneo sulla terra prima di Parigi.

3. Le italiane
La squadra azzurra riacquista Karin Knapp, che era stata assente in Australia per infortunio, e la veterana Francesca Schiavone, che il Roland Garros lo ha vinto nel 2010 e ha sfiorato la doppietta nel 2011 perdendo in finale contro Li Na. Schiavone non è l’unica finalista a Parigi che l’Italia può vantare: Sara Errani arrivò ad un passo dal titolo nel 2012, perdendo contro Maria Sharapova. Errani però non arriva in fiducia all’appuntamento con il suo Slam preferito, avendo perso al primo turno a Madrid, Roma e Strasburgo (contro Giorgi, Watson e Puig); bisogna tornare indietro fino al 2005 per scovare l’ultima stagione nella quale la romagnola non vinse nemmeno un match di singolare su terra rossa prima del torneo di Parigi.
Anche Roberta Vinci non ha un ruolino di marcia rassicurante: una vittoria (a Strasburgo) in tre tornei giocati su terra rossa quest’anno. Il tabellone sarà dalla sua, ora che è testa di serie numero 7, e l’occasione può essere ghiotta per scalare ulteriori posizioni in classifica, visto che ha da difendere soltanto i punti del primo turno dell’anno scorso.
Chiude il gruppo Camila Giorgi, che si è ritirata dal torneo di Madrid per un problema intercostale che l’ha costretta a saltare Roma (che non avrebbe giocato comunque per i problemi con la Federazione italiana) e Strasburgo. Al Roland Garros, Giorgi non ha mai raccolto più di una vittoria consecutiva in tre partecipazioni.
Quest’anno l’Italia non ha avuto nessuna giocatrice nel tabellone di qualificazioni, contro i sette azzurri del tabellone maschile.

4. Il programma
Il sorteggio dei tabelloni si terrà venerdì 20 maggio alle 11.30. Il Roland Garros è l’unico Slam in cui non dobbiamo fare calcoli con le lancette perché il fuso orario è lo stesso italiano. I match inizieranno a partire dalle 11:00 della mattina e termineranno quando andrà via il sole: a Parigi infatti non si gioca con l’illuminazione artificiale. I campi principali sono il Philippe Chatrier (intitolato al presidente della federazione francese dal 1973 al ’93), il Suzanne Lenglen (in memoria della Divina, capace di vincere 25 titoli dello Slam) e il Campo n° 1. Su questi tre campi saranno divisi giornalmente due singolari maschili e due singolari femminili; il resto dei match sarà suddiviso nei campi secondari, che nella giornata di lunedì 23 maggio ospiteranno il picco settimanale di 44 match di singolare (22 maschili e 22 femminili). Ecco il programma completo del torneo femminile:

Domenica 22 maggio  – martedì 24 maggio: primo turno
Mercoledì 25 maggio – giovedì 26 maggio: secondo turno
Venerdì 27 maggio – sabato 28 maggio: terzo turno
Domenica 29 maggio – lunedì 30 maggio: ottavi di finale
Martedì 31 maggio – mercoledì 1 giugno: quarti di finale
Giovedì 2 giugno: semifinali (non prima delle 14:00)
Sabato 4 giugno: finale (non prima delle 15:00)

Bouchard Roland Garros
Eugenie Bouchard, due anni fa semifinalista, quest’anno non è nemmeno tra le teste di serie.

5. I record
La terza volta sarà quella buona? Dopo New York e Melbourne, Serena Williams tenterà ancora una volta di eguagliare il record di titoli dello Slam nell’Era Open, ancora nelle mani di Steffi Graf, che ne vinse 22. Superato quello, potrebbe voler puntare a Margaret Court, che ha conquistato 24 titoli. Sarebbe per lei il quarto titolo del Roland Garros, e con questo diverrebbe l’unica giocatrice assieme a Graf ad aver vinto almeno quarto volte tutti gli Slam. Serena Williams è l’unica plurivincitrice del torneo in gara, visto che Maria Sharapova è stata sospesa dalle competizioni. Assieme a lei, nella top100 WTA, altre tre giocatrici hanno vinto il titolo negli scorsi anni: Ana Ivanovic (2008), Svetlana Kuznetsova (2009) e Francesca Schiavone (2010)
Angelique Kerber è la campionessa in carica dell’Australian Open, dovesse vincere anche Parigi (anche se non si è mai spinta più in là degli ottavi di finale) sarebbe la settima giocatrice della storia ad aver vinto i primi due Slam dell’anno assieme a Serena Williams, Steffi Graf, Monica Seles, Jennifer Capriati, Margaret Court, Maureen Connolly. Martina Navratilova e Chris Evert, nonostante i 18 titoli dello Slam a testa, non sono mai riuscite nell’impresa.
Agniezska Radwanska e Viktoria Azarenka sarebbero la prima polacca e la prima bielorussa a vincere il torneo, mentre Simona Halep, che arrivò in finale nel 2014, non avrebbe questo onore perché la prima rumena a vincere il trofeo fu Virginia Ruzici nel 1978.
Chiudiamo con il capitolo montepremi, che segna il record per il torneo: 32.017.500 euro in totale, aumentato del 14% rispetto ai 28 milioni del 2015. Alla vincitrice andranno due milioni di euro (200.000 euro in più rispetto al 2015). A chi perde il primo turno andranno 30.000 euro, quasi quattro volte tanto il premio che era riservato alle tenniste nel 2001 (56.700 franchi francesi, equivalente a poco più di 8.500 euro).

Correzione del 18 maggio, 22:52: una precedente versione di questo articolo riportava che Anna-Lena Friedsam era stata protagonista di un buon torneo a Stoccarda. Si trattava invece della connazionale Laura Siegemund, anche lei non compresa tra le prime trentadue teste di serie.

Roland Garros 2016


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