Abbiamo problemi con la gente.
By Claudio Giuliani Posted in spotting on 27 Maggio 2017 2 min read
Se tutte le strade portano a Roma, è altrettanto vero che il torneo di Roma fornisce indicazioni stradali certe per la tappa seguente, Parigi. Gli Internazionali d’Italia sono stati il palcoscenico della prima grande vittoria di Sascha Zverev, un giocatore che ha il volto del predestinato ma che a Roma ha vinto anche perché la concorrenza, a partire da Djokovic – incapace di arrivare a 40 sul servizio del tedesco nella finale – non ha dato certo il massimo.
La sconfitta di Nadal contro Thiem, la seconda in carriera, non dovrebbe scalfire il suo ruolo di favorito assoluto per il Roland Garros, come è considerato da tutti: giocatori, giornalisti e agenzie di scommesse.
Arrivato a Roma stanco e con la voglia, forse, di abbandonare presto il torneo, Nadal ha avuto un tabellone agevole: non ha praticamente giocato con Almagro, infortunatosi dopo tre game, ha battuto facilmente Jack Sock per poi lasciare il torneo al primo vero ostacolo, Thiem nei quarti di finale, in un match in cui all’austriaco “è entrato tutto”, parole sue. Per nulla dispiaciuto, Nadal ha dichiarato che sarebbe andato a pescare il giorno dopo. Aveva bisogno di relax dopo cinque settimane in cui ha giocato 18 partite vincendone 17, conquistando Montecarlo, Barcellona e Madrid perdendo solamente due set.
Rigenerato da una pausa di dieci giorni, non avendo mai giocato in carriera la settimana prima di Parigi, Rafael Nadal comincerà la sua campagna parigina con la consapevolezza che quest’anno può veramente ambire alla vittoria finale. Un anno fa, proprio a Parigi, iniziarono i suoi problemi al polso. Fu costretto al ritiro nel terzo turno in un incontro che neanche giocò e il resto del 2016 fu un calvario. Quest’anno, non ci fosse stato Federer, capace di batterlo in tutti e tre i loro incontri del 2017, avrebbe forse vinto qualche torneo in più. Attualmente Nadal guida la classifica Race del ranking, quella che tiene conto dei risultati dell’anno in corso e che a fine 2017 coinciderà con il ranking generale. Ora, al meglio della condizione fisica e libero da infortuni, Nadal sembra aver recuperato la fiducia in se stesso, un fattore determinante nelle prestazioni sportive a questo livello. Rafa continua ad alternare giornate buone ad altre meno buone, e questo lo si deve all’età che avanza e allunga i tempi di recupero fra un match e l’altro, rendendo complicato replicare prestazioni di grande intensità in un breve lasso di tempo. Eppure è molto difficile non vederlo favorito per la conquista di quello che sarebbe il suo decimo titolo al Roland Garros.
La domanda allora diventa: quali sono i giocatori che possono negargliela?