Abbiamo problemi con la gente.
Le semifinali degli Australian Open potrebbero regalarci la sfida migliore di sempre nel tennis. Serviva andare fino ai confini del mondo, lì dove in 24 ore ruotano tutte le stagioni per ritrovare il tennis perduto. Sconfitti Murray e Djokovic, l’Australian Open si è divertito a mostrare a chi passava per caso dalla tv quanto le partite di tennis possano essere diverse una dall’altra. Giornate dominate ancora più che dalla stucchevole e ormai noiosa attenzione per il ritorno del Re – e addirittura dell’usurpatore – dal ritorno persino del serve and volley.
E quanto è strano questo torneo lo dice il fatto che in semifinale ci sono tre giocatori che giocano il rovescio a una mano, Federer, Wawrinka e Dimitrov, una cosa che non si vedeva dall’edizione 2007 a Melbourne quando arrivarono in semifinale Gonzalez, Federer e Haas (il torneo lo vinse Federer su Gonzalez). Inoltre, tre dei quattro semifinalisti sono over 30, con l’unica eccezione del talento che sembrava sfiorito e che comunque tanto giovane non è più, Grigor Dimitrov.
Persi per strada i primi due della classifica, con Djokovic battuto oltre che da un Denis Istomin in giornata di grazia anche da un Nole sempre più perso in lontani pensieri e Murray eliminato dal serve and volley di Misha Zverev, il torneo ha trovato immediatamente il suo protagonista in Roger Federer, uno che dopo il sorteggio non aveva guardato il tabellone oltre i quarti di finale e che ha da poco scoperto che in semifinale giocherà contro Stan Wawrinka.
Come sta il Re e quanto è “caldo” Wawrinka
L’inizio di Federer nel torneo non è stato molto convincente: il set perso per strada contro Melzer e la partita così così con un altro qualificato, Rubin, nei primi due turni non lasciavano ben sperare. Poi però c’è stato l’improvviso lampo di magnifico splendore contro Berdych, che alla fine ha pensato bene di raccontare che avrebbe preferito essere sugli spalti anche lui a godere di quella che lo stesso Federer, con la modestia che gli è propria, definirà “una lezione di tennis”.